venerdì 4 giugno 2010

Dagli amici Modenesi

Cari Leoni,

vi scrivo dall’ ospedale psichiatrico San Maurizio di Reggio Emilia, dove mi sono fatto lasciare da Marione sulla via del ritorno dalla partita di ieri, persa (parecchio a pochino…) contro i Beachio Boys.

Le mie condizioni psichiche (quelle fisiche, come ben sapete, risultavano gravemente compromesse ben da prima) hanno infatti subito un tracollo improvviso a causa di quella sconfitta, una débacle che ci preclude - di fatto - l’ accesso alla finale di giovedì 10 giugno.

Insomma, il sogno gialloblu di alzare di nuovo al cielo il mitico Defender si è infranto ieri sera sullo scoglio granitico dei Beachio Boys. Per me, zero tituli, come direbbe il mio collega Mourinho.

Onore al merito dei cugini reggiani, che dal terzo inning in poi ci hanno colpito (e affondato) con una serie di indiscutibili valide. E giù il cappello per la sportività che i Boys ci hanno dimostrato correggendo una chiamata a nostro sfavore fatta dall’ arbitro a casa base (peraltro su una bellissima giocata difensiva di Skate e Iuri).

A mio parere, il match è stato perso in attacco, non in difesa. Coi guantoni abbiamo probabilmente giocato la nostra miglior partita (a parte qualche veniale pennichella, non ho infatti visto errori difensivi degni di siffatta classificazione).

Nel box, beh, è stata tutta un’ altra storia. Soprattutto per quanto attiene la disciplina: la febbre della battuta ha avuto troppo spesso ragione dei leoneschi encefali e dei loro solitari neuroni (oh, quanto solitari ieri sera !).

Ma anche se la sconfitta ha precipitato la mia crisi, la mia permanenza qui a Diagnosi e Cura è dovuta soprattutto allo stress accumulato nelle settimane di torneo (dei due Tornei). Nonostante un roster di 27 (diconsi ventisette !) giocatori, il sottoscritto e superMario hanno spesso faticato a mettere insieme delle formazioni accettabili non tanto dal punto di vista atletico (lo so: è un termine abbastanza impegnativo…) quanto da quello regolamentare.

E’ vero che a Reggio ci attende un’ ultima partita lunedì prossimo e che da allora ci si potrà meglio concentrare sul girone di ritorno del Torneo di Modena ma, pur augurandomi che Marione possa pescare con successo dal nostro roster per deporre qualche altra corona d’ alloro sull’ Ara di Vetilia, invito sin d’ ora tutti quanti a riflettere sui nostri appuntamenti futuri.

Adesso debbo lasciarvi. Mi attende un’ altra seduta di elettroshock: quando cessano la convulsioni, diventa un’ esperienza perfino rilassante.

Un saluto affettuoso a tutti dal
Coach

PS
Mi scuso per la calligrafia ma, dato che indosso ancora la camicia di forza, per scrivere ho dovuto farmi sistemare la biro su una parte sporgente del corpo.
(Il naso, maligni !)

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