mercoledì 16 giugno 2010

Gara 9 – The End -

Lunedì 7 giugno si è disputato l’ultimo incontro delle Loco-Motive contro i Lions di Modena, che poi era anche l’ultima partita del Torneo del Gnocco Fritto. Ovviamente, non poteva mancare un nuovo acquisto nel nostro già ben nutrito roster. Dalla Corea qualcuno ha detto “Vi Mando un Coreano”, e infatti si chiama proprio Mando (già ribattezzato -Lino…)! Ha giocato solo l’ultimo inning ma ha fatto una battuta pazzesca, che purtroppo è stata degnamente intercettata dai nostri avversari.
La partita è iniziata alla grande come sempre, nel senso che il punteggio nei primi innings è stato molto equilibrato. I lanciatori (Paolo, Cas, Lara) hanno lanciato bene; inoltre questa volta abbiamo giocato decentemente in difesa: si vede che a forza di giocare uno volente o nolente impara… Si sono visti un paio di out al volo da parte di Castoro esterno centro; qualche eliminazione in diamante da parte degli interni, e quel rottame della Raffa che si è distorta un ginocchio per fermare una palla rasoterra. Il nostro Fabio acchiappatutto gioca ricevitore che sembra una carta moschicida, e non gli è scappato proprio niente; Ettore l’inossidabile in prima base ha eliminato un bel po’ di gente, sostituito poi dalla Lara che ha perfino accennato qualche presa in spaccata (solo accennato, badate bene!)
Purtroppo ci ha difettato l’attacco, nonostante la media battute del Gano ne faccia un uomo ormai da mercato (e infatti se la tira un casino. Scusa, Gano!). Abbiamo battuto poco e abbiamo anche un po’ dormito sulle basi… La Lara ha distrutto psicologicamente un modenese dopo essere stata eliminata in prima base, urlandogli: “Ti odio!” Il modenese in questione credo volesse ritirarsi in Tibet a ritrovare se stesso, invece è stato avvistato fuori dagli spogliatoi a farsi una birretta. Meglio così…
Avevamo anche un tifo spettacolare composto soprattutto dai ragazzi della Cas e da qualche Cadetto del baseball, che ci ha incoraggiato e incitato, e ha buuueggiato all’arbitro, ma sempre in allegria. (all’arbitro? Ne avevamo ben due!)
La partita è finita 8-3 per i nostri avversari, ma essendo loro ormai fuori dalla finale è stata una cosa molto al rilasso e quindi anche molto divertente. Ettore, per chiudere in bellezza, ha dotato la squadra di un fusto da 5 litri di “Ganorade” (nuoce gravemente alle farfalle) che ha rinfrancato il nostro corpo e il nostro spirito alla fine della partita, e poi… tutti in pizzeria con gli amici modenesi.


Epilogo

Manca solo la finale, ma la nostra avventura per quest’anno si conclude qui. Tra magagne, dissapori, diversità di vedute, ma anche collaborazione, gioco di squadra, voglia di divertirsi, siamo tutti un po’ più ricchi: c’è un sacco di bella gente a questo mondo, basta avere la voglia di metterla insieme (in questo abbiamo vinto la coppa!).
Se non altro abbiamo preso contatto con questo gioco, che era sconosciuto ai più; e siamo diventati così tanti che ci toccherà fare due squadre l’anno prossimo. La lotta tra la Cas e il SubComandante Marzio è aperta e senza esclusione di colpi: da un lato lo zoccolo duro dei genitori dei cadetti del baseball, denominatisi CPM (Comitato Pro Marzio); dall’altro le “creature della Cas” che sostengono che CPM vuol dire “Ci Provo Manoncelapossofare”. Vedremo come andrà a finire, e… ce la giocheremo sul campo!
Davvero un grazie a tutti i membri delle Loco-Motive perché tutti, anche se a volte per pochi minuti, hanno dato il loro contributo. Ci si vede al prossimo torneo, ma prima… non dimentichiamo di partecipare alla mega-cena conclusiva!

Raffaella

giovedì 10 giugno 2010

From Lion's Coach

DA: Maresciallo Ordinario
DE PELVIS Elvis
N.C.I.S. Rubiera

A: Comando Legione Emilia Romagna
COM.E/R
Sede





OGGETTO: Operazione “GNOCCO FRITTO”.


Il sottoscritto DE PELVIS Elvis, Maresciallo Ordinario in forza al Nucleo Coordinato Indagini Speciali (N.C.I.S.) di Rubiera (RE), riceveva in data 01.04.2010 da codesto ill.mo Comando l’ ordine di indagare sulle attività di alcune bande di teppisti che segnalavansi operare notturnamente e da alcuni anni in qua nella città di Reggio Emilia, nonché nella limitrofa Modena.

Conseguentemente procedevasi ad effettuare l’ indagine richiesta, le cui risultanze sono riportate di seguito.

1) In premessa si ritiene opportuno rammentare che tutto il presente lavoro di intelligence è stato effettuato integralmente dal sottoscritto con RISERBO Massimo, brigadiere di questa Stazione. L’ intera operazione è stata condotta sotto efficace copertura, ottenuta sia confondendoci con i curiosi sempre richiamati in gran copia dagli spettacoli turpi, sia mediante osservazioni ambientali realizzate mediante appostamento mimetico in prato erboso (allegasi al proposito nota-spese per Autan, grazie).

2) Innanzitutto il gruppo degli indagati non appariva omogeneo quanto ad età. L’ analisi della media delle loro date di nascita, affidata ai colleghi del Gabinetto Anagrafico Statistico (i famosi Contatori del G.A.S.), ci ha infatti consentito di escludere che i comportamenti posti in essere dalle bande di cui trattasi potessero ricondursi a mere manifestazioni di devianza giovanile.

3) Ugualmente, è stata esclusa una forte connotazione di carattere sessuale nei loro raduni. Infatti, nonostante una preoccupante promiscuità caratterizzi la composizione di tutte le gang oggetto dell’ inchiesta, la loro tipizzazione secondo Krafft-Ebing non ci ha fornito risultati di rilievo. A futura memoria si segnala che al termine dei loro incontri alcuni dei partecipanti si portavano all’ interno di locali, rigorosamente omo-sessuali, dove procedevano a denudarsi completamente: gli accadimenti successivi sono stati coperti da Massimo RISERBO, al successivo rapporto del quale si richiama eventualmente l’ ill.mo COM.E/R.

4) Se pure alcuni dei misteriosi rituali notturni praticati in ambedue le località dianzi descritte contemplassero una certa dose di fisicità, non appare infine provato l’ uso di sostanze dopanti e/o stupefacenti. Tuttavia le analisi effettuate dal locale nucleo di Pronto Intervento Sicurezza Sociale (P.I.S.S.) su campioni di urine ottenuti del tutto fortuitamente (grazie all’ efficacia del mimetismo su prato: allegasi al proposito nota-spese per tintoria, grazie), ha rivelato altissime concentrazioni di antinfiammatori non steroidei, di Gerovital e - in più di un caso - di Cialis. Positivo un test di gravidanza.

5) Agli occhi dello scrivente ciò che gli indagati concretavano durante i citati raduni rivelavasi comunque fuori dell’ ordinario (non inteso come Maresciallo). Si manifestava infatti che essi cercassero di percuotere un pompelmo mediante l’ utilizzo di una sorta di sfollagente sotto steroidi o, se preferito, di una clava affetta da anoressia.
Senza alcun - visibile - nesso con la apparentemente desiderata percussione del frutto citato, gli indagati parevano poi affrettarsi (o, meglio, incamminarsi pensosamente) lungo un percorso prestabilito, percorrendolo più o meno a tappe, e rovinando al suolo qua e là. Tale ciclico rituale è esaurito in un lasso di tempo collocabile fra i novanta ed i centoventi minuti, e ripetuto con cadenza bisettimanale.

Tutto ciò premesso,
A CONCLUSIONE DELLE INDAGINI

il redattore della presente ritiene che le bande oggetto dell’ indagine in oggetto NON costituiscano - allo stato - pericolo per la società.

Però si divertono molto.




Con perfetta osservanza,

venerdì 4 giugno 2010

Dagli amici Modenesi

Cari Leoni,

vi scrivo dall’ ospedale psichiatrico San Maurizio di Reggio Emilia, dove mi sono fatto lasciare da Marione sulla via del ritorno dalla partita di ieri, persa (parecchio a pochino…) contro i Beachio Boys.

Le mie condizioni psichiche (quelle fisiche, come ben sapete, risultavano gravemente compromesse ben da prima) hanno infatti subito un tracollo improvviso a causa di quella sconfitta, una débacle che ci preclude - di fatto - l’ accesso alla finale di giovedì 10 giugno.

Insomma, il sogno gialloblu di alzare di nuovo al cielo il mitico Defender si è infranto ieri sera sullo scoglio granitico dei Beachio Boys. Per me, zero tituli, come direbbe il mio collega Mourinho.

Onore al merito dei cugini reggiani, che dal terzo inning in poi ci hanno colpito (e affondato) con una serie di indiscutibili valide. E giù il cappello per la sportività che i Boys ci hanno dimostrato correggendo una chiamata a nostro sfavore fatta dall’ arbitro a casa base (peraltro su una bellissima giocata difensiva di Skate e Iuri).

A mio parere, il match è stato perso in attacco, non in difesa. Coi guantoni abbiamo probabilmente giocato la nostra miglior partita (a parte qualche veniale pennichella, non ho infatti visto errori difensivi degni di siffatta classificazione).

Nel box, beh, è stata tutta un’ altra storia. Soprattutto per quanto attiene la disciplina: la febbre della battuta ha avuto troppo spesso ragione dei leoneschi encefali e dei loro solitari neuroni (oh, quanto solitari ieri sera !).

Ma anche se la sconfitta ha precipitato la mia crisi, la mia permanenza qui a Diagnosi e Cura è dovuta soprattutto allo stress accumulato nelle settimane di torneo (dei due Tornei). Nonostante un roster di 27 (diconsi ventisette !) giocatori, il sottoscritto e superMario hanno spesso faticato a mettere insieme delle formazioni accettabili non tanto dal punto di vista atletico (lo so: è un termine abbastanza impegnativo…) quanto da quello regolamentare.

E’ vero che a Reggio ci attende un’ ultima partita lunedì prossimo e che da allora ci si potrà meglio concentrare sul girone di ritorno del Torneo di Modena ma, pur augurandomi che Marione possa pescare con successo dal nostro roster per deporre qualche altra corona d’ alloro sull’ Ara di Vetilia, invito sin d’ ora tutti quanti a riflettere sui nostri appuntamenti futuri.

Adesso debbo lasciarvi. Mi attende un’ altra seduta di elettroshock: quando cessano la convulsioni, diventa un’ esperienza perfino rilassante.

Un saluto affettuoso a tutti dal
Coach

PS
Mi scuso per la calligrafia ma, dato che indosso ancora la camicia di forza, per scrivere ho dovuto farmi sistemare la biro su una parte sporgente del corpo.
(Il naso, maligni !)

lunedì 31 maggio 2010

Gara 8 -Per un pelo! –

Giovedì 27 maggio contro la Squadra Mista eravamo in 19! Vuol dire che il richiamo all’ordine è servito! Finalmente l’Ivanna è diventata maggiorenne e ha potuto aggregarsi alla squadra, mostrando a tutti la sua bellissima grinta in battuta e arrivando anche in base. Un po’ più confusa l’abbiamo vista in difesa, forse non abituata a giocare in notturna….
A questo punto direi che il roster ha superato le 30 unità…era un traguardo? Mah!
Finalmente il dito di Paolo è guarito, ma quello della Raffa no; per cui vista l’abbondanza di partecipanti è rimasta in panca a fare il tifo. La partecipazione dell’Elena ha contribuito, con la sue canzoncine ironiche, coinvolgendo la Lara, la Greta e l’Ivanna, (uniche rimaste del gruppo fondato all’inizio delle cheerleaders), a destabilizzare la mente degli avversari, facendoli innervosire non poco.
Paolo, Mauri (mai lanciato così bene) e la Cas si sono avvicendati sul monte di lancio, e hanno lanciato così tanti strikes che per la Mista era un peccato non batterli, e anche di cattiveria. Ma il nostro Cristiano, appena tornato dal corso di aggiornamento sul baseball al quale ha partecipato a New York, ha imparato ancora meglio come si eliminano al volo gli avversari da esterno centro. Gli difetta ancora un po’ la battuta: bisogna che si faccia un altro viaggetto!
In compenso Yuri, ormai perso nel mondo delle moto, è abituato a correre così veloce che non ne vuole sapere di fermarsi sul traguardo della seconda base, e… viene regolarmente eliminato.
Sembra che il Gano abbia davvero imparato a battere: 2 su 3 ieri sera e una media battuta invidiabile nel corso del torneo. Scusa, Gano!
E’ anche ricomparso Stefano il desaparecido, che ha ancora qualche problema con il linguaggio tecnico (cos’è il dug out?) e con le regole del gioco, ma fa quello che deve con impegno. Fabio ha finalmente cominciato a vedere la palla anche se per i suoi gusti rimane troppo grossa (ma come? Di solito si vedono peggio le cose più piccole!). Marzio, brontolone in terza base, è stato scambiato per punizione con Roberto che giocava in seconda, ma ahimé ha continuato a brontolare. Mi sa che non c’è speranza. La sedizione è nell’aria…
E poi: Ettore l’inossidabile, la Greta che batte ancora valido, l’Angela un po’ più sicura, Miguel un po’ più presente, Mauro un po’ meno sconosciuto… Tutti, tutti hanno fatto la loro parte. (Ho scordato qualcuno?)
Dopo un avvio balengo come sempre ( e come sempre non piove mai quando serve!!!), la partita ha preso un’altra piega, anche perché i Misti (?!) hanno sì giocato (che spettacolo le prese in spaccata della Veru in prima base, neanche fosse Carla Fracci! Però non è mica sempre domenica, e qualcosina è scappato pure a lei), ma hanno anche fatto giocare noi. Ringraziamo Chicco lanciatore e le sue palombelle spedite nella stratosfera, che ci hanno permesso di andare in base più volte, e i tiri lenti e centrali che ci hanno permesso di battere tutti quanti. Per cui, dopo un avvio sul 7-1, abbiamo cominciato pian piano a rimontare, e l’entusiasmo è cresciuto. Questa volta Albi, il nostro infiltrato nella Mista, ha giocato subito come DH (spiegate a Stefano cosa vuol dire) e correva talmente forte da ingoiare i moscerini e strafogarsi per mezz’ora sul cuscino di seconda. Poi ha giocato come ricevitore, e TA DAH! La Cas, con abile e coraggiosa mossa, ha rubato fino ad arrivare in terza base, e poi… si è scagliata verso casa base come un proiettile e Albi è rimasto talmente di stucco che non ha più capito niente, ha perso la pallina e per recuperarla ha dovuto piroettare come una trottola sul piatto di casa base. Ma tutto è stato inutile: ABBIAMO PAREGGIATO!!!
(Fonti sicure mi hanno detto che Albi è stato minacciato un quarto d’ora prima della partita proprio dalla Cas: se si fosse comportato male avrebbe dovuto sciropparsi una fornitura vitalizia di cappelletti surgelati… povero lui!)
La Squadra Mista a questo punto ha cominciato a tremare? Non lo sapremo mai. Sono tutti degli sportivi, e il gioco è gioco. Per cui all’ultimo loro attacco hanno segnato il punto della vittoria: 8-7 il risultato finale.
Ma: tutti hanno battuto, tutti (in 18!!!) hanno giocato, e credo tutti si siano divertiti. Direi che finora è stata la partita più bella tra quelle che abbiamo disputato.
E, dulcis in fundo, non dimentichiamo il nostro arbitro, che ha sfoderato una maglia d’ordinanza bianca a righe rosse, che faceva lo stesso effetto di quando si va a dormire dopo aver mangiato un chilo di peperonata!
Gente, siamo agli sgoccioli. La prossima sarà l’ultima del torneo. Crediamoci!!!

Raffaella

giovedì 27 maggio 2010

Forza ragazzi che stasera si vince


Lo so che ce la potete fare.....concentrati e letali....se necessario anche scorretti.........non diamo scampo alla squadretta che ci attende stasera.............e poi.....

tifoooooooooo

Un abbraccio a tutti

Il Subcomandante

martedì 25 maggio 2010

Gara 7 -Sindrome premestruale –

Giovedì 20 maggio le Loco-Motive hanno affrontato per la terza e ultima volta in questo Torneo del Gnocco Fritto i Beach-io Boys.
E’ stata una partita all’insegna del:
“quando sei vecchio è meglio che lo sport lo guardi e non lo pratichi”
La maggior parte dei nostri avversari ha approfittato in ogni modo delle nostre debolezze, rubando basi a oltranza e non girando per nessun motivo palle in sospetto di ball, calpestando lo spirito di questo torneo.
Ma tant’è : molti di noi non hanno mai giocato a softball (softball, non baseball) e non sanno che una regola non scritta è quella di non rubare quando si è in vantaggio di molti punti….
Questo ha creato un po’ di nervosismo nel dug out delle Loco-Motive e in campo, e la partita è finita 19-4 per i BB, come era giusto che finisse….
Tra dissapori, errori, perdita di concentrazione, il risultato ha evidenziato tutti i nostri limiti tecnici.
Inoltre anche alcuni di noi sono stati molto polemici, forse dovuto al fatto che giocare così tardi ti porta a stare a tavola parecchio tempo e si sa che giocare con la pancia piena di cibo ( e altro), fa male, molto male…
Il Gano partente nel cerchio del lanciatore non è stato splendido come le volte precedenti e la sua media PGL deve essere schizzata a 240… (se la cas non ha perso gli scores di nuovo!) .
Anche perché la difesa ha lasciato molto a desiderare, ma dimondi ! Un sacco di palline (veramente troppe) prese (saldamente) nel guanto sono misteriosamente fuoriuscite e cadute a terra impedendoci di fare il sospirato terzo out in più di un inning. I casi sono due: o giochiamo in dieci e partiamo con 1 out o mandiamo tutti i nostri guantoni in viaggio a Lourdes. Assieme alla Raffa, che ha pensato bene di prendere una battuta lunga da esterno sinistro con la mano nuda invece che con quella col guanto, ed è dovuta scendere per infortunio.
Meno male che Renzo ha fatto capire a tutti perché ha un ingaggio nelle Loco-Motive di milioni e milioni di eurini: ha fatto uno spettacolare fuori campo interno sparecchiando le basi e portando a casa tutto quello che si poteva!
Un nuovo acquisto: Mauro . Genitore di una new entry del softball, giocatore di tennis.
Al primo lancio della sua vita ha fatto una valida (direi che ha un bel dritto). Bisogna spiegargli però che correre sulle basi tenendo una mano sul caschetto per paura di perderlo, produce più danno che utile. …
Fatto il suo dovere se n’è andato così com’era venuto, lasciando il dug out più che perplesso.
Speriamo che torni, però!
Dopo il Gano hanno lanciato Mauri e la Cas, e l’atmosfera si è surriscaldata.
Si è surriscaldata a tal punto che non si sa perché , ad un certo punto della partita sono partiti gli idranti dell’innaffiamento del campo.
Però, la nostra squadra crede di incarnare davvero il modo di stare in campo e fuori di questo evento sportivo: infatti avevamo un fusto da 5 litri di “integratore salino” (leggi birretta), uno stampo di gnocco al forno e un paio di salami, offerti da diversi membri della squadra, e condivisi, nonostante tutto, anche con i nostri avversari. Così si fa!
Per cui, avanziamo una proposta ufficiale: Oll Scars Gheim. Chi vince il Torneo sfiderà una selezione delle altre tre squadre, e speriamo davvero finisca tutto a tarallucci e vino.

Raffaella

lunedì 17 maggio 2010

Gara 6 –Pochi ma buoni –

Non vi meritereste neanche due righe, ma visto che sono buona e brava e ligia alla mia missione, eccomi qua.

In rigoroso ordine alfabetico, giovedì 13 maggio a Modena contro i Lions, per due ore con i piedi nella guazza, c’erano: Angela, Cas, Ettore, Fabio, Gano, Greta, Mauri (infortunato al ginocchio ma presente), Raffa, Roberto, Yuri, più la Lorella a tenere il referto.
Purtroppo le preoccupazioni della Cas alla fine si sono rivelate giuste…aveva studiato la matematica….

DOVE CAVOLO ERA TUTTA L’ALTRA GENTE DELLA NOSTRA SQUADRA, CHE HA IL ROSTER PIU’ LUNGO DEL MONDO?

Molto preoccupati per il nostro numero esiguo, abbiamo comunque iniziato la partita alla grande.
Cominciamo sempre alla grande, e come sempre non finiamo alla grandissima.
Ha esordito sul cerchio di lancio il Gano : se l’è cavata in modo fantastico, seguendo scrupolosamente quanto raccomandato dal coach Mauri che per forza maggiore ha dovuto sostituire la Cas in quanto, non serviva “il coach”, ma serviva, per le pessime condizione atmosferiche e per le poche disponibilità economiche della nostra squadra, chi svolgesse funzione di “asciugapalle“ (?!?). Detta funzione, può essere facilmente compensata con l’acquisto di una macchina, dal meccanismo ignoto ai molti, ma efficace, a quanto dicono. La dirigenza sta pensando di acquistarla per il prossimo anno. La Raffa ha promesso al Gano di cercarla su internet e questo ha talmente rallegrato il Gano che il lancio successivo ha infilato la palla nella stratosfera, tra la costellazione dell’orsa maggiore e Andromeda.
Dopo questa performance è stato sostituito da Yuri, che purtroppo non ha bissato i successi da lanciatore della volta scorsa, o forse intimorito dalla funzione di Mauri, ma la prestazione è stata lievemente sottotono. Infine ha lanciato la Cas, alla quale l’oggetto in questione non fa ne caldo ne freddo. Inoltre l’arbitro era particolarmente attento alle chiamate con la Cas nel cerchio, non si sa per quale motivo, ma pare che dopo questa partita, la sua media pgl sia migliorata….
I pochi ma buoni si sono comportati da veri combattenti: la Greta ha giocato più che dignitosamente come seconda base, rotolandosi per terra per fermare qualunque palla (a discapito dei pantaloni bianchi, che si sono tutti sporcati); Ettore ha deciso di passare all’altra sponda (fermi con il cervello, non pensate male) e battere di mancino, e… ha fatto una gran valida! Roberto in interbase, per cercare di intercettare la palla, si è fatto rullare dall’uomo che correva tra la seconda e la terza, ma è rimasto in piedi; l’Angela ha fatto anche lei la sua prima, bella, grande valida, e Fabio è stato un ricevitore veramente acchiappatutto: la muraglia cinese a lui gli fa un baffo!
La Raffa ha avuto un piccolo inconveniente in esterno centro: forse il freddo o l’umidità o la penombra ma a un certo punto ha cominciato a urlare di andare a coprire la terza su un gioco molto stretto e forzato, e quando tutti si sono girati verso di lei con fare interlocutorio…. si è resa conto che doveva andarci lei.
Il Gano, indeciso come l’asino di Buridano ( chi cazzo è l’asino di Buridano?), non decidendo se fare l’out a casa o in prima, ha preferito tenersi la pallina tutta per sé (dai, Gano, facci giocare anche a noi!)con conseguente punto a casa e uomo sulle basi; la Cas ha deciso di emulare il Gano della volta scorsa e si è fatta eliminare rubando la terza (sentitamente ringraziata da tutti, se si fermava a cena gli mettevamo il gutalax nella birra). La perla della Cas però arriva ora, quando all’ultimo inning Ettore si stira una gamba e non riesce più a correre, per cui decide di sostituirlo e con chi? Con Mauri! Che poveretto, si è visto costretto a trotterellare in prima e addirittura camminare allegramente ma lentamente in seconda e non siamo riusciti a fare il nostro solito big inning finale, nonostante una valida da tre punti del Gano. Ma come si fa a sostituire uno stirato con un altro stirato? Solo nelle Loco-Motive può succedere!
I modenesi si sono comportati da veri signori e molto sportivamente; purtroppo avevano un interbase impietoso (gioca in serie C e in altri tremila tornei) che ha frustrato un sacco di nostri tentativi di arrivare in base… purtroppo non sappiamo di quale autovettura sia proprietario e quindi gli abbiamo giurato una cuartasa prima o poi…
Però hanno legnato meno della volta precedente, e SE CI FOSSIMO STATI IN DI PIU’ PER ESEMPIO CON 4 ESTERNI, MAGARI SAREBBE ANDATA DIVERSAMENTE. La partita è finita 16-4 e con i piedi fradici per tutti e la guazza fin nelle ossa. Ma debbo spendere due parole sugli spogliatoi: erano veramente belli e soprattutto confortevoli, complimenti.
La serata è finita coi piedi sotto la tavola: siamo andati a farci una birretta (o due) e un panino alla Dolce Vita, alla faccia di chi non c’era.

Raffaella